La vera religione / Agostino, a cura di Pasquale Porro, Adriatica editrice, Bari 1986

Diviso in tre parti, il "De vera religione" è un trattato in cui Agostino critica le pratiche teurgiche e magiche, gli gnostici, i manichei e i neoplatonici, in particolare Porfirio.
Vi è una corrispondenza biunivoca tra filosofia e religione, nella misura in cui si supera il dualismo della "sapientia studiorum" per giungere all'unità della vera "religio".
Non serve prendere esempio da «quelli che non sanno essere né filosofi nelle questioni religiose, né religiosi nelle questioni filosofiche».
Occorre che l'uomo si distacchi dal mondo sensibile per compiere, per grazia divina, il percorso ascetico che lo conduce all'Essere e alla salvezza.
Così si raggiunge la "restauratio hominis", cioè lo scopo del Cristianesimo, vera religione che lega gli esseri umani a Dio onnipotente.

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Divided into three parts, "De vera religione" is a treatise in which Augustine criticizes theurgical and magical practices, the Gnostics, the Manicheans and the Neoplatonists, in particular Porphyry.
There is a correspondence between philosophy and religion, insofar as people overcome the dualism of "sapientia studiorum" to achieve unity of the true "religio".
It is not necessary to follow the example of "those who can not be philosophers in religion matters, nor religious in the philosophical issues".
On the contrary, it is necessary that the man breaks away from the sensible world to accomplish, by God's grace, the ascetic itinerary which leads to Being and salvation.
This is how the "restauratio hominis" - the aim of Christianity, the true religion that binds human beings to omnipotent God - can be reached.

 

 

Agostino d'Ippona - Augustine of Hippo
Agostino d'Ippona (Tagaste 354 - Ippona 430) è stato un teologo, filosofo, profondo conoscitore della cultura classica, del neoplatonismo e delle Scritture.
Si trasferì in giovane età a Madaura, poi a Cartagine. Lesse l'Hortensius ciceroniano e indirizzò i suoi interessi verso la retorica e il manicheismo.
Deluso dall'esperienza manichea, egli lasciò l'insegnamento della retorica e la donna amata, da cui ebbe un figlio, per recarsi a Roma e a Cassiciacum.
Agostino conobbe Ambrogio a Milano e, grazie a questo incontro, si avvicinò al Cristianesimo, ricevendo il battesimo a trentatre anni.
Si dedicò dunque all'esegesi e all'opera pastorale, tornò in Africa e divenne vescovo d'Ippona.
Scrisse trattati autobiografici, polemici, apologetici, enciclopedici, filosofici, teologici, soliloqui, commentari, "questiones", lettere e sermoni.
Tra le numerose opere citiamo soltanto "Confessiones", "De Trinitate", "De quantitate animae", "De libero arbitrio", "De vera religione", "De civitate Dei".
Le sue dottrine affermano l'idea di male come privazione di bene e la necessità di unire il significato filosofico e quello teologico del termine sapienza.
Essa è infatti ricerca della verità e soprattutto ricerca di Dio, sommo bene, che si rivela all'uomo mediante l'illuminazione.

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Augustine of Hippo (Thagaste 354 - Hippo 430) was a philosopher, theologian, scholar of classical culture, Neo-Platonism and the Scriptures.
He moved to Madaura at a young age and then to Carthage. He read the Hortensius of Cicero and directed his interests towards the rhetoric and Manichaeism.
Disappointed by Manichean ideas, he left the teaching of rhetoric and the woman he loved, by whom he had a son, to go to Rome and Cassiciacum.
Augustine met Ambrose in Milan and, thanks to this meeting, he approached Christianity and received baptism when he was thirty-three.
He devoted to exegesis and pastoral work. He then returned to Africa and became bishop of Hippo.
He wrote autobiographical, polemical, apologetic, encyclopedic, philosophical and theological treaties, soliloquies, commentaries, "questiones", letters and sermons.
His several books include the "Confessiones", "De Trinitate", "De quantitate animae", "De libero arbitrio", "De vera religione", "De civitate Dei".
His doctrines claim the idea of evil as a privation of good, and the need to combine the philosophical and theological meaning of the term wisdom.
It is in fact the search for truth and especially the search for God, the supreme good, which is revealed to man by the illumination.

 

Shelfmark: F.L. 0235